L’ortensia è una pianta ornamentale che può essere coltivata anche in casa. Per farlo nel modo giusto, è bene scoprirne tutti i segreti che possano garantirle longevità e benessere.
Conosciuta scientificamente come Hydrangea, l’Ortensia è una pianta da fiore molto popolare e amata per le sue grandi infiorescenze tondeggianti e i suoi fiori vistosi e appariscenti. L’ortensia è originaria dell’Asia orientale e dell’America settentrionale, ma è coltivata in tutto il mondo come pianta ornamentale.
Significato di “Ortensia” nel linguaggio dei fiori
Come ben sappiamo, ogni fiore dona un messaggio ben preciso e, nel momento in cui si debba decidere di regalarne uno, è bene sapere quale sia quello più adatto all’occasione. In tal caso, l’Ortensia nel linguaggio dei fiori rappresenta la nascita di un nuovo amore o il ritorno di un amore passato. Ad ogni modo, è da considerare che, il significato dell’Ortensia cambia anche in base al colore scelto.
Il bianco, ad esempio, rappresenta la nascita di un amore sincero. Donare un’Ortensia bianca significa dire all’altra persona che tutti i pensieri sono rivolti a lei. Per trasmettere, invece, un messaggio di amore profondo e ardente, nonostante il carattere capriccioso dell’amata, la scelta dovrà ricadere sul blu. Qualora vogliate sottolineare la vostra fedeltà e invitare l’altra persona ad approfittare delle gioie dell’amore, è bene optare per un mazzo di Ortensia rosa.
Ortensie: cura e coltivazione
Coltivare le Ortensie è molto facile, poiché non vi sono richieste cure particolari. Le annaffiature devono essere regolari ed abbondanti, soprattutto in estate e, in caso in cui vogliate assicurare una crescita buona e una fioritura abbondante, è bene tagliare i rami secchi nel periodo febbraio – marzo. Oltre a queste buone pratiche, l’Ortensia è un fiore che apprezza la concimazione e, il periodo migliore per farlo è sicuramente la primavera.
Al fine di garantire il benessere dell’Ortensia, è bene sottolineare che il terreno ideale deve essere composto da un quarto di terra da giardino, un quarto di sabbia, un quarto di terriccio universale e il restante quarto da terra di bosco. Ricordate che non è una pianta amante del sole diretto, per questo motivo, è bene scegliere un posto che possa trovarsi a mezz’ombra, protetto da un muro e possibilmente orientato a Nord-Ovest.
L’unica accortezza per preservare la salute della pianta riguarda le temperature rigide. Infatti, l’Ortensia non ama il freddo e l’inverno potrebbe essere fatale. Per questo motivo, è bene proteggerla nei mesi più freddi con paglia e tessuto non tessuto.
Concimazione
Le Ortensie hanno bisogno di un tipo di concimazione organica che includa il letame pellettato. Il miglior periodo per concimare le Ortensie è l’autunno, ma è bene tener presente che verso febbraio/marzo, sarà necessario distribuire un concime a lenta cessione per garantire una buona fioritura.
È bene tenere in considerazione anche l’eventuale carenza di ferro delle Ortensie e adoperare chelati di ferro sequestrene per un trattamento preventivo che possa rinverdire le foglie.
I diversi colori delle Ortensie
Le Ortensie Macrophylla, come accennato in precedenza, possono essere di diverse tonalità. Le diverse colorazioni dipendono da vari fattori, come la composizione del terreno. Il ph del terreno e la quantità di alluminio presente, costituiscono elementi fondamentali per stabilirne le tonalità. In tal senso, è bene specificare che a un terreno acido corrispondono le tonalità sul blu, celeste e viola, mentre con un ph neutro, si possono ottenere pigmenti rosa e rossi.
Per le Ortensie bianche, invece, il discorso è diverso, poiché sono indifferenti al ph del terreno e mantengono o cambiano colore solo dipendendo della luce. Il caso di bassa luminosità, possono attingere il colore verde, mentre con un po’ di sole, possono diventare rosse o rosa.
È bene sottolineare che per capire di che colore sono le Ortensie è necessario attendere la fine della stagione autunnale.
Come potare le ortensie?
La potatura delle Ortensie deve essere necessariamente ben fatta, per garantire la loro fioritura. Infatti, c’è da considerare il fatto che le Ortensie fioriscono sempre sul ramo dell’anno precedente. Per questo motivo, una potatura fatta male, potrebbe comprometterne la fioritura.
Ricordate che i fiori delle Ortensie non vanno toccati e, quindi, è necessario aspettare che si secchino, togliendoli solo verso febbraio-marzo. Per la potatura è bene anche considerare di non scendere al di sotto di un paio di gemme, partendo dalla base del fiore.
La potatura dei rami, invece, dipende dagli anni della pianta. Qualora aveste un’Ortensia molto anziana, i rami dovranno essere tolti dalla base per circa un terzo dell’intera chioma, illuminando, in tal modo, la parte interna del cespuglio. Per assicurare una buona potatura, è bene considerare che le cesoie devono essere ben affilate e pulite, evitando, così, possibili infezioni.
Esposizione della pianta
Le Ortensie amano le esposizioni a mezz’ombra o ombra luminosa, poiché sono piante soggette a traspirazioni durante i periodi più caldi, facendo collassare foglie. Il motivo per cui succede questo, lo si ritrova nelle radici e alla loro incapacità di pompare sufficientemente acqua per pareggiare la perdita della traspirazione delle foglie. Nel caso in cui le Ortensie siano coltivate in un luogo dal clima molto umido, possono essere mantenute al sole.
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