Il balcone, ballatoio o terrazza che sia, soprattutto negli ultimi mesi è diventato molto importante per tutti gli italiani. Ritirati gerani e surfinie, di certo, non si può lasciare il poggiolo vuoto e desolato! Ecco allora alcune varietà di piante e fiori resistenti al gelo per un balcone fiorito anche d’inverno.
Piante e fiori resistenti al gelo
1. Le viole del pensiero
La fioritura inizia proprio con settembre-ottobre per proseguire per i mesi invernali meno rigidi e poi riprendere con vigore in primavera.
Le viole hanno origini nordiche ( si presume derivino da qualche varietà selvatica delle aree più a nord) e pertanto resistono anche a basse temperature. Non richiedono molte cure ma è preferibile esporle in posizione leggermente soleggiata o a mezz’ombra. Attenzione a non bagnarle troppo , temono, infatti, i ristagni d’acqua!
Dato che hanno un apparato radicale molto esiguo e quindi non richiedono vasi alti, si prestano a composizioni molto particolari ed originali, ad esempio potete piantarle in una biscottiera, un barattolo per le conserve etc.
Le viole o Pansè sono disponibili in moltissimi colori e soprattutto sono piante a cascata ottime per creare macchie di colore e vivacizzare il balcone. Inoltre si può scegliere fra fiori di dimensioni più piccoli e corolle dai 4/5 cm.
2. I settembrini o altri
Gli astri sono piante perenni che regalano sfumature molto intense dal lilla al blu, dal bianco al fucsia. Fiorisce da settembre fino a fine autunno. Le corolle sono simili a margherite e sbocciano veramente copiose, se pensiamo che un cespuglio di astri può raggiungere l’altezza di un metro quando piantato in terra piena.
Necessita di poca acqua in autunno mentre la posizione ideale è al sole o mezz’ombra ma garantendogli almeno due ore di raggi diretti ogni giorno. Per mantenere il cespuglio fiorito e ordinato meglio eliminare i fiori appassiti.
In inverno, quando saranno rimasti solo i fusti , si procede a potatura per poi far ricrescere l’apparato fogliare a primavera.
3. L’Erica
Altro cespuglio nano che offre fiori colorati in autunno è proprio l’Erica. Le varietà di Erica sono numerose, oltre 500, ma la più comune e riconoscibile mostra fiori minuscoli a forma di campanula disposti sulla lunghezza del fusto a mo’ di spiga.
Se le piante più grandi possono raggiungere anche i 4 metri di altezza, le varietà da balcone arrivano a 45/ 50 cm al massimo. Ha bisogno di poche cure e predilige una posizione ombreggiata ma ventilata. Il terriccio migliore è quello a Ph acido e ben drenato quindi aggiungere dell’argilla espansa sul fondo. Evitare i ristagni d’acqua e acqua con elevato tasso di calcare.
L’Erica vanta, inoltre, la fama di pianta purificatrice dalle energie negative.
L’Erica può essere unita in una fioriera con altre varietà floreali come i ciclamini oppure delle conifere oppure dei crisantemi.
4. I ciclamini
Parente stretto delle primule, il ciclamino è forse il più celebre e diffuso delle piante autunnali. Adatti a temperature poco clementi ma meglio tenerli sul davanzale delle finestre quando si scende sotto lo zero. Godono di una zona ventilata e sebbene la terra debba essere sempre un po’ umida occorre evitare ristagni d’acqua nel sottovaso. L’innaffiatura può avvenire due volte a settimana.
Per i ciclamini vale la regola che più i fiori sono grandi più sono delicati! Attenzione alle radici bulbose perché sono velenose e possono costituire un pericolo se masticate dai nostri animali domestici. Meglio quindi metterle in alto, fuori dalla portata di cani e gatti.
5. La Stenbergia o stembergia
La Stembergia è una piccola bulbosa, anche detta Zafferano giallo. I suoi fiori sono molto decorativi, di colore giallo intenso. Gode delle posizioni soleggiate e sebbene tolleri bene le temperature rigide, se il termometro scende sotto lo zero meglio portarle vicino alle finestre di casa per proteggerle.
Come le altre piante autunnali teme il ristagno idrico e necessita veramente di poche cure: va innaffiata ogni 10 giorni. Si presta a formare variopinte composizioni con altre piante perché non ha particolari esigenze per la tipologia di terriccio in cui metterla a dimora.
Anche in questo caso si tratta di una pianta tossica se ingerita quindi attenzione agli amici a quattro zampe!